ITINERARIO FORMATIVO V EDIZIONE - VENERDI' 20 MAGGIO ORE 17:30
ESSERE COPPIA...ESSERE GENITORI
DIMENSIONI AFFETTIVE, RESPONSABILITA' GENITORIALI
A SEGUIRE...PORTA PARTY...PER FESTEGGIARE INSIEME LA CONCLUSIONE DELLA V EDIZIONE DELL'ITINERARIO FORMATIVO GENITORI...VI ASPETTIAMO NUMEROSI !!!
Carissimi genitori!
siamo giunti così all’ultimo incontro della quinta edizione dell’itinerario formativo per genitori.
Ringraziamo sin da ora tutti coloro che hanno partecipato con la loro personale presenza e ...tanti che ci hanno sostenuto in vario modo...
Infinitamente Grazie.
Siamo sicuri che ogni incontro ci ha dato la possibilità di “riflettere “sul ruolo essenziale che ha la famiglia sulla crescita dei figli che popolano il mondo di oggi e quello di domani.
Vi aspettiamo per salutarci ...nella speranza di poterVi proporre in seguito altre attività formative.
Equipe formativa Ass. Happy Time InfernettoOnlus
La responsabilità genitoriale è un atto d’amore verso se stessi e verso gli altri.“Bisogna che ognuno di noi si assuma la responsabilità. Non possiamo cambiare le circostanze, le stagioni o come soffia il vento, ma possiamo cambiare noi stessi. E’ qualcosa che dobbiamo riuscire a fare “. JimRohn
Esistono due forme di responsabilità. La responsabilità sociale è quella che abbiamo l’uno verso l’altro: in famiglia, nelle comunità, nella società e nel mondo. È una qualità che permette alla società o a gruppi costituiti da un certo numero di persone di funzionare correttamente. La responsabilità sociale si può imparare solo dai genitori e dagli insegnanti. La responsabilità personale è quella che ciascuno di noi ha per la propria vita, per la propria salute e lo sviluppo fisico, psicologico e mentale.I figli devono vivere con adulti che salvaguardino la loro integrità personale e intervengano quando i figli dimostrano comportamenti autodistruttivie/o distruttivi per gli altri. I genitori devono saper dosare i soliti commenti educativi, di aiuto o di consiglio. La maggior parte dei figli già da piccoli smette di ascoltare. I genitori devono esprimere chiaramente “quello che pensano” e aiutare i figli a fare altrettanto, ricordandosi sempre che i bambini hanno il diritto di essere bambini. I bambini sanno quello che vogliono, ma non sanno quello che è necessario per loro. I figli che ricevono tutto quello che vogliono non sono amati, ma trascurati. Se i bambini hanno tutto quello che chiedono perché ricattati con l’obbedienza non saranno mai responsabili. L’ubbidienza pura e semplice non è la responsabilità!. Responsabilità significa passare dall’essere controllati dall’esterno a un controllo interiore. Un bambino semplicemente ubbidiente si abitua a una forma di controllo esterno. Questo può danneggiare la sua autostima e lo sviluppo della sua responsabilità personale e genera sensazioni di isolamento, inferiorità o vergogna. Con il tempo si metterà in qualche compagnia che assumerà potere su di lui come hanno fatto i suoi genitori: «...Se fai come noi, sei dei nostri, altrimenti sei fuori!». I genitori devono dimostrare, non insegnare. Gli adulti devono impegnarsi per conseguire una relazione con i figli basata su uguale dignità, e questo costituisce una sfida quotidiana. Ogni giorno i figli devono cercare di definire i propri limiti e le proprie responsabilità personali, e i genitori rendere più autentico il loro modo di essere.